In questo articolo si parla di:

Nella serata di martedì 26 novembre sono stati assegnati i premi dei Beat Yesterday Awards 2019, l’evento giunto alla sua quarta edizione con cui Garmin celebra la vera passione sportiva. I premi sono stati consegnati nella serata odierna alla presenza di atleti, rappresentanti dello sport e delle istituzioni. La cerimonia completa, condotta da Andrea Berton e Eva Gini, si può vedere dalle ore 20.30 di mercoledì 27 novembre tramite l’apposita pagina Facebook.

Otto le imprese sportive (ma non solo) celebrate e premiate. Imprese collegate da un fil rouge: competere per superare i risultati di “ieri”.

Garmin è un’azienda che vuole spingere le persone a vivere i propri sogni, qualunque essi siano. Ed è per questo che i Beat Yesterday Awards celebrano i risultati che spingono ogni appassionato a superare il proprio limite e a sfidare se stesso – Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia

Il riconoscimento non premia solo il raggiungimento di un determinato traguardo sportivo, ma anche lo stile di vita di chi non si tira indietro davanti alle sfide.

Tanti i grandi campioni, di ieri e di oggi, che si sono presentati sul palco. A partire dall’alpinista piemontese Carlo Alberto “Cala” Cimenti, la cui impresa è stata la scalata e la discesa con gli sci dal Nanga Parbat e dal Gasherbrum VII: “La vetta rappresenta solo il 50% di una spedizione; la discesa sugli sci dagli oltre 8.000 metri del Gasherbrum, con i suoi imprevisti, è stata un’emozione che mi porterò dentro per tutta la vita”, ha dichiarato Cala Cimenti, che ha ricevuto il premio dalle mani di Kristian Ghedina, il più grande discesista italiano nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino.

Significativo è stato anche il riconoscimento assegnato al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che ha ricevuto il premio per l’attività svolta lo scorso anno, quando sono state portate a termine – registrando un record – 9.554 missioni di soccorso.

I monti della Valle d’Aosta sono stati la cornice dell’impresa di Oliviero Bosatelli, il trail runner bergamasco che ha vinto – per la seconda volta – il Tor De Geants 2019, la gara dei giganti caratterizzata da 330 chilometri e 24.000 metri di dislivello. “Quello del 2019 è stato il mio quarto Tor De Geants, e come nelle edizioni precedenti non ho mai dormito. Posso tranquillamente affermare che stare svegli per oltre 90 ore rappresenta una delle mie sfide contro il limite”, ha dichiarato l’atleta.

Grandi celebrazioni, ovviamente, sono state riservate all’assegnazione dei Giochi Olimpici 2026 a Milano – Cortina. Linus ha premiato il sottosegretario con delega ai grandi eventi sportivi di Regione Lombardia, Antonio Rossi, e l’assessora al turismo, sport e qualità della vita del comune di Milano, Roberta Guaineri. “Il progetto che abbiamo presentato al CIO è stato frutto di tanti mesi di lavoro e fatica, ma lo sforzo è stato ripagato e ora ci aspettano sei anni di duro impegno per portare a termine l’incarico affidatoci dal Comitato Olimpico Internazionale”, ha detto Antonio Rossi.

Riflettori puntati anche su Paolo Chiarino, il nuotatore italiano che lo scorso dicembre ha nuotato per un chilometro tra i ghiacci dell’Antartide, premiato dallo dallo slalomista Giorgio Rocca, e sul team di Anvera Elab 38, la barca italiana a propulsione elettrica che ha partecipato al Monaco Solar & Energy Boat Challenge, che ha ricevuto il Beat Yesterday Awards da Giovanni Soldini.

Spazio poi all’esperienza di Daniel Fontana, l’italoargentino che, grazie alla sua passione e al suo talento nel triathlon, è riuscito – a quasi 44 anni – a staccare il pass per i mondiali Ironman di Kona, la sua sesta finale mondiale, grazie alla vittoria all’Ironman di Taiwan. “A Kona ero il più “maturo” sulla linea di partenza. Il motore che mi fa andare avanti è la passione per il mio sport, insieme alla vogli di vincere che mi spinge a continuare ad allenarmi forte e a curare ogni singolo dettaglio”, ha dichiarato Fontana dopo aver ricevuto il riconoscimento da parte del ciclista professionista Alberto Bettiol.

Infine, i Beat Yesterday Awards 2019 hanno visto la premiazione di Obiettivo 3, la fondazione promossa da Alex Zanardi che punta a diffondere la pratica sportiva tra i portatori di disabilità, ancora oggi una categoria fortemente penalizzata dagli alti costi delle attrezzature e che necessita di una modalità di avvio alla pratica sportiva dedicata. A Barbara Manni e Pieralberto Buccoliero è stato consegnato il premio di Garmin Italia da Norma Gimondi, la figlia dell’indimenticato Felice.