
In attesa di celebrare insieme il decennale, Gianni Poli, organizzatore della manifestazione, e Ivan Crepaldi, senior national sales account del brand giapponese sponsor tecnico, ci hanno raccontato di quel rapporto di amicizia e stima reciproca, vero valore aggiunto di questa collaborazione
La bellezza del paesaggio con le Dolomiti sempre al proprio fianco e le Tre Cime di Lavaredo che si ergono sul percorso imponenti e maestose, la rendono un’esperienza da ricordare per chiunque la possa vivere, anzi correre. La cura organizzativa poi, unita a un’eccellente promozione mediatica e alla volontà di migliorarsi edizione dopo edizione, fanno il resto. Rendendo oggi la Cortina Dobbiaco Run un appuntamento imperdibile per gli stradisti, ma anche per tutta la popolazione che si vede coinvolta in questo evento ogni anno sempre più atteso.
Esempio eccellente di come il territorio possa promuoversi anche mediante lo sport, la Cortina Dobbiaco Run è stata scelta nove anni fa da Mizuno come suo anfiteatro naturale. Una partnership solida e duratura che abbiamo chiesto a Gianni Poli – organizzatore della gara – e Ivan Crepaldi – senior national sales account di Mizuno, sponsor tecnico della manifestazione – di raccontarci.
Vincitore della Maratona di New York nel 1986, Poli ha corso per la prima volta sul percorso di questa gara nel 1988, in preparazione alla maratona di Boston. Quel tracciato gli è piaciuto talmente tanto che, 23 anni fa, l’ha scelto per organizzare il suo evento.
Intervista a Gianni Poli, organizzatore della Cortina Dobbiaco Run
Dal 2000, la Cortina Dobbiaco Run è uno degli appuntamenti podistici più noti e partecipati nel nostro Paese: c’è un’edizione che, per qualche motivo in particolare, ricordi più delle altre?
Sì ed è proprio la prima edizione, disputata il 23 luglio 2000. A una settimana dalla gara, gli iscritti erano poco più di 150. Le nostre aspettative naturalmente erano ben diverse. Uno dei nostri soci, senza dire nulla, decise di comprare un piccolo spazio pubblicitario sulla prima pagina di un importante quotidiano del triveneto. Da quel giorno iniziarono ad arrivare centinaia di iscrizioni e alla fine furono quasi seicento gli iscritti.
Dai quasi 600 partenti della prima edizione, progressivamente si è arrivati a quanti nel 2023? In percentuale quante sono le donne rispetto agli uomini e quanti gli stranieri?
Siamo passati, con una crescita costante, dai 516 arrivati della prima edizione al massimo degli arrivati, 4.704 nel 2015. Per alcuni anni siamo rimasti poco sotto ai 4.000 arrivati, per poi scendere intorno ai 3.500. Nel 2020 la gara non è stata disputata, il motivo lo conosciamo, da allora i partecipanti sono scesi ulteriormente. Nota positiva: l’incremento degli stranieri e, nell’edizione appena svolta, l’aumento della partecipazione al femminile che ha superato il 30% degli iscritti.
Secondo te, la Cortina Dobbiaco run è una gara percorsa al 90% da stradisti che vogliono passare al trail?
I partecipanti vengono dalla strada, ma non credo sia per loro un primo passo in prospettiva di partecipazione a gare trail. Gli atleti che decidono di iniziare con l’off-road, cercano da subito difficoltà e dislivelli più importanti rispetto a quelli del nostro tracciato.
La vera protagonista di questa competizione è una cornice naturale unica che abbraccia i runner per tutti i 30 chilometri del percorso. Nel corso degli anni il tracciato è rimasto sempre lo stesso o è stato modificato?
Dalla prima edizione, fino alla settima, nel 2006, l’arrivo era posto sulla pista di atletica di Dobbiaco, con un percorso più lungo di 1,5 km per un totale di 31,5 km. Dall’ottava edizione, 2007, l’arrivo è presso il parco del Grand Hotel, sulla distanza di 30 km. Da allora il tracciato e la distanza sono rimasti identici negli anni.
La Cortina Dobbiaco non è però solo una gara, ma anche una bella festa sportiva: collaborate anche con enti locali per rendere questo evento così speciale e tanto atteso?
Collaboriamo con gli enti locali, ma si potrebbe e dovrebbe fare di più.
Come è nata la partnership con Mizuno? E qual è il segreto della lunga durata di questa collaborazione?
La collaborazione con Mizuno è iniziata nel 2014, il prossimo anno festeggeremo insieme il decennale. Dopo l’esperienza con altri brand sportivi con i quali non siamo riusciti a dare continuità al progetto, abbiamo incontrato Ivan Crepaldi con collaboratori che hanno creduto nella nostra proposta. Di anno in anno, si è instaurato un rapporto di stima e amicizia che è andato oltre la semplice sponsorizzazione.
Per il prossimo anno ci sono delle novità che ci puoi già svelare?
Non è facile inserire novità in un programma intenso come il nostro. Vorrei fare presente che la Cortina Dobbiaco Run è un evento articolato che dura tre giorni. Ci sono gare e distanze per tutti. Il programma inizia il venerdì sera con la Spring Night Run, 11 km., competitiva e non, con partenza ai piedi del punto panoramico delle Tre Cime di Lavaredo e arrivo al parco del Grand Hotel. Sabato mattina, presso il parco del Grand Hotel, la Kids Run dedicata ai bambini e ragazzi. Sabato pomeriggio presso Corso Italia, Cortina d’Ampezzo il My1stMile Cortina, sulla classica distanza del miglio 1609,34 m dedicato alle categorie giovanili Fidal, femminili e maschili. Infine domenica mattina la Run For, gara non competitiva a scopo benefico a favore dell’Assistenza Tumori Alto Adige. Partenza e arrivo al parco del Grand Hotel, giro del lago di Dobbiaco sulla distanza di 8.5 km.
Parla Ivan Crepaldi, senior national sales account di Mizuno:
“Un legame umano che va oltre il business”
Mizuno è partner consolidato della Cortina Dobbiaco Run da diverse edizioni: da quante esattamente e come è nata questa collaborazione?
Il 2024 sarà la nostra decima edizione in cui saremo presenti come sponsor tecnico. Tutto nasce dall’idea di trovare un evento unico nel suo genere, in grado di “regalare” un’esperienza che va oltre la corsa in un contesto naturale che solo le Tre Cime di Lavaredo possono offrire, essendo anche Patrimonio Unesco.
In cosa consiste esattamente la vostra sponsorizzazione e quali sono le attività che Mizuno svolge in loco nei giorni della gara?
Mizuno è lo sponsor tecnico della manifestazione e per ogni edizione viene realizzata una maglia tecnica unica ed esclusiva omaggiata a ogni partecipante nel pacco gara. Considerata la data (il primo weekend di giugno), sfruttiamo l’occasione anche per presentare a media partner, clienti e consumatori le nostre novità running della collezione autunno/inverno. Quest’anno, c’è stato il lancio del modello iconico di Mizuno, ovvero la Wave Rider 27, che i nostri ospiti hanno avuto modo di testare durante la Spring Night Run di venerdì 2 giugno, oppure sabato in occasione della clinic con Lorenzo Lotti intorno al lago di Dobbiaco, seguita da una sessione di allenamento.
Mizuno è sempre presente con uno stand all’interno dell’area expo dove è possibile visionare e acquistare le novità della collezione road e trail con il supporto del proprio staff, tra cui te, ma in particolare di un retailer di zona. Il negozio di riferimento cambia ogni anno o è sempre lo stesso? Qual è il ritorno commerciale?
L’Expo della Cortina Dobbiaco Run ha sempre un ritorno commerciale molto importante, anche se il nostro obiettivo principale è la massima condivisione con i nostri partner e amici Mizuno. Offriamo quindi questa bella opportunità ai nostri rivenditori ogni anno a rotazione. Il contesto naturale poi ha un valore aggiunto indescrivibile e crea un’atmosfera unica abbinata alla grande passione per la corsa degli utenti e addetti ai lavori presenti a questo evento. Passione e condivisione sono gli ingredienti vincenti di questo evento condito da un anfiteatro naturale incredibile.
Mizuno dà supporto operativamente anche nell’organizzazione dell’evento?
Mizuno e Cortina Dobbiaco Run condividono sempre tutto ciò che riguarda l’evento grazie alla fantastica amicizia con Gianni Poli e Dalila, con i quali si è subito creato un rapporto di grande stima. In 10 anni si è consolidato un legame umano che va oltre al business ed è il vero valore aggiunto di questa collaborazione.
La Cortina Dobbiaco Run è una gara sempre molto attesa: quali aspetti contribuiscono, secondo te, a renderlo un appuntamento ormai irrinunciabile nel panorama delle gare italiane?
Sicuramente lo scenario emozionante che la rende una gara unica e l’organizzazione fanno sì che la Cortina Dobbiaco Run sia un appuntamento speciale, oltre al fatto che cade sempre nel primo vero weekend “lungo” estivo del ponte del 2 giugno. Prima della gara stessa viene apprezzato l’ambiente naturale, unico sia per i partecipanti che per gli accompagnatori con famiglie e bambini al seguito. È una piccola vacanza sportiva per tutta la famiglia.

Omaggio di palloncini Mizuno ai piccoli atleti delle Kids Run
Cura organizzativa e promozione mediatica sono sicuramente due dei punti di forza di questo evento: che voto gli daresti in tal senso?
La cura organizzativa è stato il vero punto di forza e sicuramente la promozione mediatica aiuterà a far crescere l’evento a livello europeo. Non mi piace dare voti in maniera asettica, ma sicuramente questo staff organizzativo ha un “valore premium”. Importante è anche il dettaglio riguardante il grande appuntamento invernale di Milano-Cortina 2026 che sicuramente porterà una grande ricaduta a livello mediatico e turistico.
Quali sono le motivazioni che vi spingono a continuare a sponsorizzare la Cortina Dobbiaco Run?
Per la prossima edizione avete in serbo qualcosa di speciale? Essere sempre più parte integrante dell’evento, cercando di valorizzare al meglio la nostra presenza come già avvenuto quest’anno. Sicuramente per la prossima edizione che cade in occasione del decennale, organizzeremo qualcosa di speciale b2b e b2c, ma non vogliamo rivelarvi le belle novità che dedicheremo a questo evento magico.
di Manuela Barbieri
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