
È stata una Napoli City Half Marathon all’insegna delle grandi imprese quella che si è svolta domenica 27 febbraio. L’azzurro Yeman Crippa ha infatti bloccato il cronometro sul tempo di 59’26”: record italiano strappato a Eyob Faniel (1h00’07”), record della gara tolto a Henry Rono (1h00’04”), prima volta di un italiano sotto il muro dell’ora, 13” appena dal primato europeo ancora in mano allo svizzero Julien Wanders.
Queste le sue emozioni raccolte al termine della gara: “È un momento importante per tutta l’atletica italiana e anche per me. Avevo lo sguardo di fuoco all’arrivo, avevo tutta la cattiveria agonistica che mi sono tenuto dentro in un 2021 avaro di risultati. Qualche infortunio, qualche ritiro tipo a Siena nel mio primo debutto, le Olimpiadi di Tokyo, gli eurocross a Dublino, poi invece oggi sono esploso, non credevo di poter fare così bene. Al 15° km ho capito che ero nei tempi corretti per il record. Sono passato a 14’02” al 5km, 28’12” al 10km, 42’25” al 15km, molto regolari al ritmo di 2’49” al km. Dal decimo chilometro ho ripreso il gruppo di testa e intorno al diciottesimo sono rimasto da solo, nella lieve salita di 600 metri. Dentro la galleria Laziale ho lanciato la volata, mancavano 2km e poi ho visto il traguardo laggiù in fondo e ho dato il massimo. Napoli è bellissima, un tifo per tutto il percorso, sono stati tre giorni bellissimi per me”.
Sono stati ben quattro gli atleti sotto l’ora. Oltre a Yeman Crippa, infatti, sono saliti sul podio anche Belet Joshua Kiplangat (59’28”) e Kemei Josphat Kipkemboi con 59’32”. Il quarto classificato, Abrha Mogos Tuemai, ha invece fatto registrare il tempo di 59’35”.
Le emozioni non sono mancate nemmeno nella gara femminile, con il successo di Gladys Chepkirui che ha tagliato il traguardo di viale Kennedy – alla Mostra D’Oltremare – in 1h08’09”, migliorando il primato personale di oltre cinque minuti. Alle sue spalle, l’etiope Bezabh Ftaw Zeray in 1h09’36”. Terza Sofiia Yaremchuk, naturalizzata italiana da un anno ma di origini ucraine, che ha concluso la sua gara sventolando la bandiera ucraina e stampando il suo nuovo personal best con 1h10’13”. Questo il suo commento al termine di una giornata che era stata inaugurata dai 30 secondi di silenzio osservati per la pace e per commemorare le vittime della guerra in Ucraina e di tutte le guerre: “Un primato personale importante. Sapevo di essermi allenata bene a Iten in quest’ultimo mese, certo gli ultimi giorni sono stati veramente difficili per me e con tanta preoccupazione. Napoli, questa gara, questa giornata, tutto è tato splendido. Dedico questo mio successo all’Ucraina e a Leopoli, la mia città a circa 200km da Kiev”.
Per quanto riguarda lo sport azzurro, da registrare anche il buon debutto di Yohanes Chiappinelli che ha terminato al 12° posto assoluto, e 2° italiano, in 1h’2’08”, e il 13° posto in 1h02’35” di Ilias Aouani, campione italiano in carica di mezza maratona, che toglie ben 26” al primato personale.
Il successo di Napoli Running e Napoli City Half Marathon è testimoniato dalle 4.200 persone presenti al via, compresi i partecipanti della staffetta 10+11,097km. “Un record sognato e fortemente voluto, facciamo record e primati in tutta Europa con il mio team internazionale, anche a Napoli stanno arrivando e arriveranno grandi record. Grazie a chi ha creduto e lavorato con me per questo risultato eccezionale, il mio staff di Napoli Running e Runczech, oltre alle centinaia di volontari oggi impegnati insieme a noi”, ha dichiarato il presidente Carlo Capalbo.
Il prossimo appuntamento con le gare firmate Napoli Running è per il prossimo 4 dicembre, quando si disputerà un’altra edizione della Sorrento Positano Ultramarathon e Panoramica.
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