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L’ultrarunner Paolo Venturini realizza una nuova impresa diventando il primo atleta a correre a una quota mai raggiunta: i 5.602 m di altezza del Khardung La (nella regione indiana del Ladakh), il passo stradale più alto al mondo. Supportato dall’abbigliamento tecnico UYN, il 13 luglio Venturini ha compiuto un’azione di endurance continuativa della durata di 2 ore, 52 minuti e 53 secondi, percorrendo la distanza di 20,7 km. Per permettere al runner italiano di tentare il record, è stata creata una corsia protetta sulla cima del Khardung La, della lunghezza di 100 m, che l’ultramaratoneta padovano ha percorso avanti e indietro per 207 volte, mantenendo così costantemente la quota di 5.602 mslm. L’impresa non ha solo un grande valore sportivo, ma anche importanti risvolti scientifici. Venturini è stato infatti monitorato da un team composto da due medici italiani e quattro indiani con l’obiettivo di studiare gli effetti del mal di montagna sull’organismo umano.

Le parole di Venturini

Ho dato tutto quello che potevo e sono troppo felice per questo nuovo record”, racconta l’atleta del UYNNER team. “Riuscire a correre per quasi tre ore è stato estenuante: i polmoni bruciavano come se l’aria fosse rovente, le gambe erano pesanti per la mancanza di ossigeno. Non appena cercavo di fare qualcosa di diverso, come per esempio bere, girava la testa e perdevo l’equilibrio. Ogni 20 minuti ero sottoposto a un controllo medico per monitorare la pressione sanguigna, la saturazione di ossigeno nel sangue, il battito cardiaco e la temperatura corporea. Dopo pochi minuti ho raggiunto una saturazione del 66%. Ci eravamo imposti per sicurezza di non scendere sotto al 62%. Dopo un rapido check, ho continuato fino alla fine. Il battito medio è stato di 134 al minuto, con un picco di 142”.

L’abbigliamento tecnico UYN per l’impresa

Venturini ha scelto il supporto dell’abbigliamento UYN per l’intera impresa, dagli allenamenti all’acclimatamento e il tentativo di record. La corsa sul Khardung La è stata compiuta a una temperatura tra i -5° e i -10°, con sole e forte vento. Per la perfetta gestione del microclima corporeo, l’atleta si è affidato a un sistema a strati composto da intimo funzionale, secondo strato e giacca.

L’abbigliamento UYN mi ha permesso di essere nelle condizioni migliori per realizzare l’impresa”, spiega Venturini. “La libertà di movimento e la perfetta termoregolazione mi hanno permesso di rimanere concentrato sulla corsa, senza preoccuparmi delle condizioni meteorologiche”.

In particolare, l’ultrarunner ha indossato l’intimo Energyon, la maglia a manica lunga Exceleration, la giacca Coreshell, i pantaloni lunghi Exceleration e le calze Winter Pro.

Intimo Energyon

Realizzato con bio-fibra Natex dai semi di ricino, asciuga il 50% più velocemente delle tradizionali fibre sintetiche. Con tecnologia di ventilazione Flowtunnels per la massima aerazione. “Leggera e traspirante, la maglia Energyon ha trasportato rapidamente il sudor verso l’esterno mantenendomi asciutto e fresco”.

Maglia Exceleration

Sopra all’intimo funzionale, ho indossato la maglia a maniche lunghe Exceleration per mantenere stabile la temperatura corporea. La maglia si è dimostrata altamente confortevole e di qualità assoluta. La vestibilità è stata progettata apposta per supportare i movimenti continuativi della corsa”.

Giacca Coreshell

Progettata per la massima protezione nella parte frontale grazie alla tecnologia di isolamento termico Buffercone e alla membrana brevettata Membrain 115. Sulla schiena facilita la traspirazione grazie alla struttura in maglia tridimensionale. “Si tratta di una giacca super tecnica che ho indossato per tutte e tre le ore e mi ha permesso di proteggermi dai forti venti. Al tempo stesso, non ho mai avuto la sensazione di bagnato grazie alle proprietà traspiranti”.

Pantaloni Exceleration

La costruzione con un numero ridotto di cuciture regala la massima libertà di movimento. Il comfort di questi pantaloni lunghi è straordinario”.

Calze Winter Pro

Realizzate con un sofisticato mix di lana Merino e Natex dai semi di ricino per la corsa a basse temperature. “Le calze Winter Pro proteggono i piedi ma al tempo stesso non creano pieghe o sfregamenti sulla pelle. Questo è fondamentale quando si corre per molte ore. Il minimo fastidio più condizionare la performance”.

Foto: Matteo Menapace