
I runner affrontano molti ostacoli quando cercano il tipo di corsa più adatto a loro e la motivazione che li spinge a mettere il piede fuori casa: condizioni meteorologiche difficili, stanchezza, difficoltà a trovare la scarpa o i prodotti giusti. Nonostante questo, l’81% delle persone ama la sensazione che si prova dopo una corsa, l’87% vorrebbe aumentare la frequenza con cui corre e il 65% pensa che la corsa sia più di un semplice sport. Questo è il risultato di un ampio studio sui runner* commissionato da Brooks Running per saperne di più sulle abitudini, le motivazioni e le preferenze in fatto di scarpe di chi corre in tutta Europa. La ricerca è collegata alla nuova campagna globale del marchio statunitense “Find Your Run”. L’iniziativa è volta ad aiutare chiunque, indipendentemente da età o livello, a trovare le scarpe e i prodotti più adatti, agevolandoli nella ricerca delle condizioni migliori per correre.
L’esercizio fisico è la motivazione numero uno per la quale le persone corrono, seguita dalla consapevolezza che la corsa aiuta a liberare la mente, permette di prendersi un po’ di tempo per sé e dà alle persone la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta. Per i runner, aumentare il benessere generale sembra essere tanto importante quanto migliorare il proprio fisico. Per questo motivo, non è strano che quasi nove di loro su dieci vogliano aumentare la frequenza con cui corrono. I ragazzi della Gen Z e i Millennial lo vorrebbero più delle generazioni più anziane. Il 70% delle persone di età superiore ai 55 anni e il 60% delle persone di età superiore ai 65 anni vorrebbe correre più spesso. Oltre l’85% delle generazioni più giovani desidera correre più di quanto non faccia attualmente.
Naturalmente, non tutti hanno la passione per la corsa: il 46% dei runner stessi non ama particolarmente correre, ma lo fa per allenarsi. In Benelux, la maggior parte delle persone ha dato questa risposta: il 64% degli intervistati. In Francia, solo il 42% afferma di non avere la passione per la corsa e di praticarla solo come forma di allenamento.
I vantaggi della corsa
Correre è un modo per tenersi in forma e offre numerosi vantaggi legati al benessere. Tuttavia, ci sono molti altri motivi che spingono le persone a fare questa attività. Più di otto runner su dieci pensano che la corsa sia uno degli sport più accessibili dal punto di vista economico, dato che non richiede iscrizioni o abbonamenti. Le donne in particolare lo considerano un vantaggio, oltre al fatto che si tratta di un’attività flessibile, che si può scegliere di fare quando si ha tempo. Inoltre, l’82% dei runner ritiene che questo sia uno sport sostenibile. Chi lo pratica, apprezza il fatto che sia sempre possibile correre, indipendentemente dall’orario o dalla situazione. Per esempio, il 66% pensa alla corsa come allo sport che ha permesso loro di mantenersi in forma durante il Covid.
Alla ricerca della giusta esperienza di corsa
Sebbene sia amata dalla maggior parte di chi la pratica, tanti runner incontrano qualche difficoltà nel capire quale sia il tipo di corsa più adatto a loro. Quasi tre quarti (il 71%) delle persone interpellate pensa che sia difficile trovare scarpe da corsa comode e il 64% dei runner ha difficoltà a trovare scarpe della misura giusta. Anche essere consapevoli del tipo di terreno su cui si fa movimento è importante ai fini della ricerca della calzatura. Tre quarti dei runner intervistati (il 75%) è consapevole che ci sono differenti tipologie di scarpe adatte a diversi tipi di superficie, ad esempio asfalto o strade sterrate. E il 61% dei runner pianifica persino i propri percorsi per assicurarsi di avere i prodotti giusti per il terreno che dovranno affrontare. Le superfici preferite sono i sentieri nei boschi, l’asfalto e i marciapiedi, le strade sterrate e le strade o i sentieri di ghiaia.
La campagna “Find Your run”
Nell’ambito della campagna Find Your Run, Brooks si impegna ad aiutare a trovare le scarpe e i prodotti migliori per ogni esperienza di corsa. Quando si cercano le scarpe perfette, la cosa migliore è chiedere un’analisi professionale dell’andatura, servizio offerto dalla maggior parte dei negozi di articoli per la corsa. Tuttavia, il 61% dei runner dichiara di non aver mai chiesto un’analisi professionale della propria andatura, contrariamente al 39% che afferma di averla ricevuta. Le persone che percorrono distanze più brevi di solito non cercano, e non ricevono, consigli professionali. Il tema di questa campagna è che ogni runner è un mondo a sé, perché non esistono due persone che corrono esattamente allo stesso modo. Oltre all’allenamento e agli obiettivi personali di ognuno, anche lo stato mentale e fisico ha un impatto sul tipo di corsa e quindi di scarpa più adatto.
I dati del sondaggio in Italia
Oltre ai dati europei, sono stati esaminati anche i dati specifici per Paese. Ne è emerso che l’82% degli italiani ama la sensazione che si prova dopo aver corso. Solo il 27% dei runner nazionali non ama particolarmente la corsa come attività fine a se stessa, ma la pratica come forma di allenamento, una percentuale nettamente inferiore alla media europea. Nel Belpaese si cerca in misura minore un parere professionale per analizzare la propria andatura: solo il 30% afferma di avere chiesto consulenza a una persona competente.
Altri punti salienti correlati al mercato italiano emersi dal sondaggio:
- L’Italia è l’unico Paese in cui le donne corrono più spesso degli uomini (il 59% delle donne corre da due a cinque volte a settimana contro il 41% degli uomini).
- Per il 66%, la corsa è più di uno sport e il 72% vorrebbe correre più spesso di quanto non faccia.
- Tra tutti i Paesi, i runner italiani sono quelli che si annoiano meno a correre.
- Le superfici preferite su cui correre sono l’asfalto, i sentieri nei boschi e le strade sterrate.
- Solo il 35% non corre perché non si sente sicuro a farlo da solo. La media europea è del 55%.
* Totale intervistati EMEA: 5.510 – Totale intervistati italiani: 832.
La ricerca è stata condotta dall’agenzia di ricerche di mercato EM Onderzoek con la collaborazione di un’agenzia certificata ISO. È stato condotto un sondaggio online, in cui le persone sono state invitate a partecipare dal loro database. Sulla base di domande di screening, le persone che non corrono sono state filtrate.
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