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Tobias Gramajo approda a La Sportiva

Portandosi in valigia tutta l’esperienza maturata prima in Mizuno e poi Brooks, nonché la sua grande passione per gli sport outdoor (in particolare, per l’ultra trail), Tobias Gramajo si è da poco trasferito nella bella Val di Fiemme per coronare il sogno professionale di lavorare con un brand dal “puro dna di montagna”.

Del suo ruolo in La Sportiva in qualità di footwear product manager mountain running & hiking, ne abbiamo parlato in questa intervista esclusiva, dalla quale traspare tutto il suo entusiasmo per questa nuova avventura al cospetto delle Dolomiti.

L’intervista

Raccontaci un po’ della tua passione per la corsa e il mondo outdoor. Ti vediamo partecipare a quasi tutte le gare importanti di trail running…

Il mio background, in realtà, è iniziato quando avevo 10 anni con il rugby, il secondo sport in Argentina dopo il calcio. L’amore per la corsa è “sbocciato” invece dopo i 20 anni: prima in pista praticando atletica leggera, poi in strada correndo qualche maratona, per infine approdare nel mondo del trail running. Un po’ per gioco, ma soprattutto per passione, ho poi allungato le distanze fino all’ultra trail, dove mi sono sentito subito “a casa”, sia per lo spirito di condivisione che per il grande amore e rispetto per la natura.

Conoscendoti professionalmente, immaginiamo che di proposte lavorative ne avrai ricevute tante. Cosa ti ha spinto a scegliere La Sportiva?

Non mi aspettavo di ricevere così tante “attenzioni” da parte del mercato. Mi ha fatto enormemente piacere, anche perché mi ha dato la possibilità di valutare con cura e attenzione le diverse opportunità lavorative. Ho scelto La Sportiva, in primis, perché è uno dei pochi brand con un puro dna di montagna e, poi, perché ho ritenuto questo progetto il più interessante per il mio percorso professionale. Essere nel cuore pulsante dell’azienda, dove si possono concepire i prodotti del futuro, è per me qualcosa di estremamente stimolante!

Il fatto che ti dovrai trasferire a Ziano di Fiemme in Trentino, tra le montagne che ami tanto, ha influenzato questa scelta?

No, la motivazione principale era il mio ruolo in La Sportiva. Anche se nei miei progetti familiari c’era da tempo la volontà di trovare la giusta combinazione tra lavoro, famiglia e vita in montagna. In realtà, dopo poche settimane in Val di Fiemme (ora abitiamo a Predazzo), posso dire che la scelta è stata perfetta. Il posto è favoloso sia per me che per la mia compagna ed è inoltre il luogo ideale dove far crescere nostra figlia che ha appena compiuto un anno. Ci basta aprire la finestra di casa e guardare fuori per renderci conto che abitiamo in paradiso!

Cosa prevede di preciso il tuo nuovo ruolo?

In qualità di product manager, sono responsabile di definire la strategia di sviluppo e presentazione al mercato dei prodotti per il mountain running e l’hiking, che in sintesi vuol dire: sviluppare tutti i nuovi progetti/ prodotti nel medio lungo termine tenendo conto dell’andamento e delle tendenze dei mercati, così come la definizione delle collezioni e il posizionamento dei singoli articoli all’interno dei settori di riferimento.

Cosa ne pensi dei prodotti La Sportiva oggi sul mercato? Hai già testato qualche modello da mountain running? Se sì, quali in particolare?

L’attuale collezione mountain running di La Sportiva è una delle più ampie e complete che abbia mai visto: ci sono modelli per ogni tipo di attività in montagna e per provarle abbiamo la Val Di Fiemme che è il parco giochi naturale più bello che ci sia! Durante l’ultimo Tor Des Géants ho fatto un “long run test” con un paio di Akasha II con cui ho percorso 250 km, con ottimi riscontri in termini di grip, trazione, comfort e, soprattutto, durata. Nei giorni di forte pioggia, ho provato Mutant che ha una costruzione speciale sia della tomaia che del battistrada. Si tratta di un vero carro armato con tacchetti di 5,5 mm che garantiscono trazione in condizioni “super estreme”. Ultimo “race test”, fatto durante la 34 km della UTLO, è stato quello della Jackal II BOA che mi ha permesso di correre veloce, con grande sicurezza e precisione nella calzata, grazie alla tecnologia BOA Fit System. Oggi però, sono proiettato maggiormente sui modelli in arrivo nella primavera/estate 2024: si tratta delle nuove Prodigio e Levante che saranno la vera novità della prossima stagione e che conto di iniziare a testare a brevissimo. 

Ti occuperai anche di eventi e atleti?

Non direttamente, anche se, in qualità di product manager, ho assolutamente bisogno di toccare con mano gli eventi per poter essere sempre aggiornato sulle tendenze del mercato e ascoltare la voce del mondo dei trail runner. Stessa cosa per quanto riguarda gli atleti élite, da cui raccolgo feedback in ottica di sviluppo dei nuovi prodotti.

In che direzione vuole andare La Sportiva nel mondo mountain running e hiking e in che modo cercherà, con te, di raggiungere il suo obiettivo?

La direzione è molto chiara, essere il marchio tecnico di riferimento nei segmenti mountain running e hiking. La ricetta che vorremo portare avanti è quella di creare il perfetto mix tra il dna ultra-tecnico, la lavorazione artigianale dei prodotti e la profonda conoscenza dell’ambiente montagna, elementi che hanno da sempre caratterizzato La Sportiva. Il tutto senza smettere mai di innovare a livello tecnologico e interpretando in chiave “Laspo” tutte le evoluzioni e tendenze del mercato. L’obbiettivo finale è che mountain runner e hiker scelgano di correre e camminare con i nostri prodotti.

Quale valore aggiunto, secondo te, puoi apportare a La Sportiva?

Porto sempre con me tutta la mia passione per lo sport e per la montagna, ma soprattutto per i prodotti. Per me, poter sviluppare le calzature con cui tanti mountain runner (tra cui me) potranno correre è un sogno che diventa realtà.

Qual è stata la tua prima impressione con il team e chi sono le persone con cui lavorerai direttamente?

Ho trovato un ambiente molto familiare e una bellissima accoglienza, ma la sorpresa più grande è stata conoscere tante persone che vivono lavoro e sport con la mia stessa passione. Per i compiti più specifici che riguardano il mio ruolo, avrò a che fare con il team product marketing e poi con quello R&D per la parte di sviluppo prodotti. Visto che la mia funzione è comunque trasversale, mi interfaccerò sicuramente anche con i vari dipartimenti del marketing (events, athletes, trade marketing, communication) e sales.

Cosa porti con te dalle tue esperienze professionali passate e cosa ti aspetti/ti attrae di più di questa nuova avventura?

Credo che uno dei valori più importanti coltivati durante le mie esperienze passate sia il network, ossia essere riconosciuto professionalmente dai retailer piccoli e grandi, dai giornalisti, dagli atleti, dagli organizzatori di eventi e dai colleghi/competitor di ogni brand. L’obiettivo è chiaramente quello di continuare a far crescere questo network attraverso il mio lavoro in La Sportiva. Così come mi aspetto di portare sul mercato prodotti estremamente tecnici, innovativi, rivoluzionari, e, soprattutto, vincenti.

Manuela Barbieri