
Top Runners di Foligno nasce nel 2017, quando Fabio Pantalla rileva l’attività da un piccolo specializzato. Oggi il negozio si presenta ampliato ed elegantemente ristrutturato con una parte dedicata anche ai servizi. Prossimo obiettivo? Essere forti anche sui social
A volte le opportunità si creano grazie al tempismo, quello di Fabio per la precisione, quando cinque anni fa passava da un piccolo specializzato running con cui ogni tanto collaborava, il quale aveva appena esposto il cartello “vendesi”. Ed è così che Top Runners ha preso vita e con esso anche la trasformazione; diventando tre anni dopo una bellissima realtà.
Nel 2020 il negozio accanto ha chiuso definitivamente e Fabio lo ha rilevato, portando il suo punto vendita da 60 mq a 180 mq. Il solito tempismo si direbbe, ma anche una buona dose di lungimiranza, perché quello che per tanti è stato il periodo più duro della storia recente, Pantalla l’ha visto come un’occasione di crescita, al pari di quello che stava succedendo al mercato running due anni fa.
Il negozio è stato subito ristrutturato, con pareti di mattoni bianchi e l’utilizzo nell’arredo di legno e ferro, uno stile “industrial” che ricorda molto alcuni negozi che si incontrano passeggiando per le strade di New York. La parte vendita è stata ampliata con anche prodotti per il fitness, il lifestyle e il trail running.
Ma Fabio è prima di tutto un runner, che fa atletica da 30 anni ed è tecnico federale di terzo livello, il suo ruolo di allenatore non è da meno rispetto a quello di venditore. E quindi all’interno del suo negozio non poteva mancare tutta una parte di servizi chiamata Lab, un’area dove si effettuano i test di valutazione agli atleti e ai clienti stessi, una palestra per l’allenamento funzionale, una parte “di ristoro” leggermente separata dal negozio con poltrone, televisione e macchinetta del caffè, dedicata a tutta quella parte di clientela che passa in negozio non necessariamente per acquistare, ma per avere un consulto o semplicemente per scambiare qualche parola.
“Sono stato ripagato completamente, non solo con un aumento delle vendite del 30% rispetto all’anno precedente in termini di fatturato, ma anche con la soddisfazione della mia clientela che in me non vede solo un venditore, ma anche un tecnico fidato al quale poter chiedere consulenza”. La prossima sfida sono i social e il mondo digital. “Avremo una persona dedicata per questo, creeremo delle sezioni apposite dove i nostri follower potranno conoscere tutti gli aspetti del running, dalla recensione scarpe ai programmi di allenamento”.
Da quale esperienza lavorativa provieni?
Dopo essermi laureato in geologia ho ricoperto, fino al 2017, il ruolo di formatore per la sicurezza in varie aziende del territorio, portando sempre avanti la passione per la corsa a livello personale e come preparatore atletico dei ragazzi.
Cosa ti ha spinto ad ampliare il negozio e a investire in uno degli anni più difficili di sempre (2020)?
La scelta di ampliare è nata dall’esigenza di inserire nuovi marchi tecnici per soddisfare le sempre maggiori richieste dei clienti e, contemporaneamente, specializzarmi in più settori della corsa. Inoltre, avevo la necessità di offrire un servizio mirato e personalizzato in merito alle problematiche di appoggio plantare, che le persone possono riscontrare nella corsa. Da qui è nata l’idea del Lab, un piccolo spazio all’interno del quale poter svolgere questo servizio. La scelta del 2020 (anno della pandemia) è stata sì un rischio, ma deriva indubbiamente dal forte sviluppo che il movimento ha avuto in quel particolare periodo, che mi ha fatto ben sperare per il futuro del negozio.
Come pensi che si trasformerà nei prossimi mesi il settore?
Il trend degli ultimi mesi sembra denotare un calo delle presenze dei runner amatori ma agonisti, ovvero coloro che affollavano le gare podistiche “domenicali” purtroppo sospese sotto pandemia. Il trend in crescita per il futuro sarà quello dei camminatori ma soprattutto di coloro che utilizzeranno le scarpe tecniche da running nel quotidiano. Anche le aziende produttrici infatti si stanno adeguando in questo senso, mettendo sul mercato prodotti dall’estetica rinnovata, con linee e colori accattivanti.
Parliamo della location nel dettaglio, elemento spesso chiave per la buona riuscita di un progetto retail. Com’è strutturato lo store?
Lo store è stato progettato per gestire le diverse dinamiche che avvengono all’interno: la parte vendita, occupa circa il 50% della metratura, poi ci sono il magazzino, il Lab e una zona di ristoro con poltrone, tv e macchinetta caffè. Questo è un angolo che ho fortemente voluto per accogliere tutta quella parte di clientela che passa in negozio non necessariamente per acquistare, ma soprattutto per avere un consulto o per scambiare qualche parola. La parte più innovativa è sicuramente il Lab: una piccola palestra di 40 mq con spogliatoio annesso. Lo scopo di questo spazio è duplice: da una parte offrire un servizio più mirato per il controllo delle problematiche derivanti dall’appoggio plantare, ma anche per effettuare test di valutazione utili poi a definire programmi di allenamento; e dall’altra offrire un punto di ritrovo per gli atleti che vogliono fare stretching e potenziamento in un luogo amico.
Mettendoti nei panni del cliente, cosa nella tua esperienza hai faticato a trovare in un negozio specializzato e quindi vuoi offrire?
Senza dubbio il concetto di familiarità e il concetto di assistenza e attenzione a tutti i particolari che ruotano attorno al mondo dei runner.
Quali altre tipologie di prodotto sono presenti nel punto vendita oltre alle calzature da running?
Abbigliamento e accessori trail, e una parte di abbigliamento training e lifestyle.
Avete anche un e-commerce o fate solo vendita in store?
Abbiamo anche un e-commerce che utilizziamo soprattutto come sito vetrina.
Cosa trova il runner nel punto vendita oltre ai prodotti? Quali sono le attività che si possono svolgere correlate al negozio?
Il runner qui trova programmi di allenamento personalizzati, test di valutazione, punto di appoggio con spogliatoi, docce e una piccola palestra per il post allenamento.
Quali sono le aziende con cui lavori e che rapporto hai stretto con esse? Con quale ti trovi meglio?
I marchi con cui lavoro sono: Altra, HOKA ONE ONE, ASICS, Saucony, New Balance, Scott, Brooks, Under Armour, Diadora, Macron, Bv Sport, CEP. Ho un ottimo rapporto con tutte le aziende, quelle che dimostrano più vicinanza con il cliente sono New Balance, Brooks e Saucony.
La tecnologia dedicata al running che parte ha nel negozio? Dove la troviamo?
Offriamo un servizio di video analisi della corsa in slow-motion. Ancora non abbiamo un software per valutare l’appoggio in maniera più dettagliata, ma i tanti anni da tecnico sul campo mi hanno aiutato a sviluppare un occhio e una sensibilità notevoli grazie ai quali riconosco immediatamente l’entità delle varie criticità.
Cosa offre il territorio in cui sei inserito e come intendi connetterti con esso?
Il territorio ha una running community molto vasta, con la quale interagiamo riuscendo a organizzare degli eventi competitivi o allenamenti collettivi sia su percorsi collinari che più lineari; quindi sia trail che corsa su strada.
Parlaci dei prossimi obiettivi futuri
L’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero quello di ampliarci, si è realizzato con grande soddisfazione. Per il momento l’idea è quella di farci conoscere maggiormente investendo nella comunicazione social e media.
Cristina Turini
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